È un libro diversissimo dai suoi, ma è la sua appartenenza alla rivoluzione cilena con l’elezione di Allende.
Emerge il forte senso di appartenenza di gran parte del popolo cileno, che ha resistito come una radice martoriata e vilipesa e non ha mai smesso di nutrirsi di quella terra disseminata di sangue e libertà.
Egle Saino
I racconti di una lunga vicenda umana, politica e civile che ripercorrono oltre quarant’anni di storia personale e corale.
Si affacciano in questo libro temi come l’amicizia – con Saramago, Soriano, Neruda e altri –, il ricordo dei maestri, l’impegno per l’ambiente, la lotta per la libertà e per la difesa degli ultimi. Storie ribelli si apre con il racconto dedicato alla memoria di Óscar Lagos Ríos, il più giovane della scorta che quel tragico giorno restò fino alla fine accanto al presidente Allende nel palazzo della Moneda, e si chiude con il testo scritto a caldo in occasione della morte di Pinochet.
Nella prefazione Luis Sepúlveda rievoca il momento emozionante in cui gli viene finalmente restituita, dopo tanto tempo, la nazionalità cilena.