Fonte: http://it.cubadebate.cu/
I cittadini e le organizzazioni di almeno 60 paesi dei cinque continenti hanno iniziato le attività questo sabato per chiedere la fine del bloqueo economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti contro Cuba.
In una giornata mondiale lanciata un mese fa dal canale Europa per Cuba, in coordinamento con movimenti e gruppi di solidarietà in diverse parti del pianeta, sabato e domenica si sono svolte carovane di auto e biciclette, raduni, marce e ascesa di montagne, tra le azioni indette per denunciare il bloqueo.
“L’invito è stato anche quello di inondare i social network in giorni di denuncia e ripudio del bloqueo genocida imposto sull’isola, ed abbiamo avuto una buona risposta, nonostante le restrizioni derivate dalla pandemia della COVID-19″, hanno detto a Prensa Latina José Antonio Toledo e Michele Mesagna, coordinatori della piattaforma.
Hanno anche assicurato che questa prima carovane a mondiale è solo l’inizio di attività che dureranno fino a quando la politica criminale di Washington applicata al paese caraibico rimarrà in vigore; l’anno prossimo saranno già 60 anni di questo genocidio senza interruzioni.
Palloncini vitali in Italia
“Palloncini che portano la vita, con la rivendicazione unitaria della Carovana Mondiale che chiede la fine del bloqueo”, hanno affermato a Torino.
Uomini e donne hanno fatto sentire la loro richiesta da varie regioni, senza grandi mobilitazioni in spazi aperti, a causa delle misure restrittive in vigore in tutto il Paese per cercare di contenere la pandemia della COVID-19.
Una delle manifestazioni più importanti è stata quella indetta a Torino da Europa per Cuba, il Collettivo Cuba Va, l’Agenzia per gli Scambi Culturali ed Economici con Cuba (Aicec), il Centro Studi Italia-Cuba, la Brigata Gino Doné e Torino con l’America Latina Anti-imperialista, ed il supporto di altre 15 organizzazioni.
Nell’area coperta del Parco Enrico Berlinguer, un tempo complesso industriale della FIAT e della Michelin, divenuto polmone verde del capoluogo piemontese, i partecipanti all’attività hanno innalzato con dei palloncini un grande striscione con la frase “No bloqueo!”, scritto in rosso e blu sul tessuto bianco.
In chiusura dell’incontro, il presidente dell’Aicec, Michele Curto, ha ricordato che propio in quel luogo, Torino e la Regione Piemonte hanno salutato nel luglio dello scorso anno i collaboratori del Contingente Henry Reeve inviato da Cuba per aiutare a combattere la COVID-19 durante il primo assalto della pandemia.
testo e foto da Prensa Latina
traduzione di Ida Garberi