di Elena Ferro
“Lo sviluppo dei diritti umani non può avvenire in modo pieno e totale laddove le persone non hanno accesso a beni e servizi di prima necessità a causa delle sanzioni economiche imposte da alcuni paesi”
Questo il principio di base del documento presentato da Cina, Azerbaigian e Palestina alle Nazioni Unite qualche giorno fa ma di cui apprendiamo solo oggi, teso a rimuovere le sanzioni economiche ad alcune nazioni, tra queste Cuba.
Sanzioni che hanno scopi politici ma effetti sociali, poiché colpiscono i più fragili, i popoli, senza distinzioni.
Il popolo italiano un anno fa esprimeva il senso della sua più profonda gratitudine a Cuba, per il generoso invio di contingenti di medici volontari ad aiutare un paese come il nostro che mostrava grandi limiti nella gestione della pandemia, in primis Piemonte e Lombardia.
Oggi lo stesso popolo, per mezzo del suo Governo, vota contro una risoluzione che chiede di fermare quel blocco e ripristinare la normalità.
Tristezza, rabbia e profondo dissenso.
Ma un passo in avanti nella consapevolezza di cosa sia davvero questo famigerato “Governo dei migliori”
Noi non dimenticheremo. Torino non dimentica.
Le volontarie e i volontari cubani che abbiamo incontrato e che portiamo nel cuore.
La loro generosità assume alla luce del gesto del Governo italiano un valore ancora più grande.
Per questo, ora e sempre #VivaCuba