di Pietro Scaglione
Fonte: https://www.pressenza.com/it
Aleida Guevara, pediatra cubana e da pochi giorni cittadina onoraria di Palermo, aveva poco più di 4 anni quando il padre, il medico argentino Ernesto Guevara della Serna, lasciò l’isola di Cuba per aiutare i congolesi nella lotta di Indipendenza ed aveva 7 anni quando l’ormai leggendario “Comandante Che Guevara” fu ucciso in Bolivia, il 9 Ottobre del 1967
Dalle colonne del Guardian il suo ricordo familiare: “Mio padre era conosciuto in tutto il mondo come il rivoluzionario argentino, leader della guerriglia e figura di spicco della rivoluzione cubana, ma eravamo solo una famiglia normale. Non mi sono mai sentita speciale per essere sua figlia. Mi sentivo speciale per essere figlia di una coppia che si amava teneramente”.
Celebre la foto di Aleida Guevara in braccio al padre e vicino all’ex presidente cubano Fidel Castro: “Ho molti ricordi di Fidel. Ho mantenuto una relazione con lui fino alla fine della sua vita, nel 2016. Mio padre e Fidel erano sempre felici e scherzavano insieme. C’era molto rispetto e fiducia tra loro”.
Aleida Guevara ha raccontato la sua vita di medico in giro per il mondo (dall’Angola al Nicaragua), durante la visita nell’Hub vaccinale della fiera del Mediterraneo di Palermo, accompagnata dal Commissario Anticovid Renato Costa e accolta dalla folla entusiasta.
Il 14 giugno, proprio nel giorno del compleanno di “Che” Guevara, Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo le ha conferito la cittadinanza onoraria di Palermo.
Insieme alla figlia Ceila, dottoressa come la madre e appassionata dei romanzi di Andrea Camilleri, Aleida Guevara si è poi recata nei Cantieri Culturali della Zisa, per l’incontro organizzato dalla Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba e moderato da Ninni Cirrincione.
Aleida Guevara ha manifestato il suo amore per la Sicilia, molto simile alla sua Cuba e ha denunciato le conseguenze dell’ingiusto embargo imposto dagli Usa sulla sua Isola (come la carenza di siringhe nonostante i 5 vaccini prodotti dall’ottima sanità cubana).
“Dal pubblico molte domande e attestazioni di affetto per Cuba – ha evidenziato Ninni Cirricione, coordinatore regionale di “Italia-Cuba”- Aleida ha dato a ognuno la migliore risposta che si potesse aspettare ricevendo anche applausi a scena aperta e quando si è parlato dei vaccini, è scattata una gara di solidarietà per donare a Cuba le siringhe che saranno usate per i vaccini, soprattutto quelli che saranno ceduti – gratuitamente – ai paesi dell’Africa e dell’Asia e dell’America Latina”.
Tra le altre tappe siciliane, Aleida Guevara ha visitato il Duomo di Monreale accolta dal vescovo monsignor Michele Pennisi e accompagnata da padre Cosimo Scordato, simbolo della “Chiesa povera per i poveri”.
A Corleone, invece, Aleida Guevara ha visitato – con la Cgil Palermo – la sede della Camera del Lavoro intitolata all’eroico sindacalista socialista Placido Rizzotto, protagonista delle lotte contadine ucciso nel 1948.
Il tour siciliano è proseguito nella Sicilia Orientale, tra Adrano (dove ha inaugurato la sede della “Casa del Popolo”) e Catania per un altro dibattito organizzato da Associazione Italia-Cuba.
Prima di lasciare l’Italia, Aleida Guevara presenterà il brano “Canta” dell’artista palermitano Giovanni Caccamo, canzone dedicata a “Che” Guevara e alla sua Lettera ai figli.