All’inizio degli anni ’20, Mella partecipò alla firma di un manifesto in cui gli studenti di legge si opponevano alla nomina del generale americano Enoch Herbert Crowder a Rettore Honoris Causa dell’Università. Secondo i documenti storici, i suoi primi lavori giornalistici apparvero nella rivista universitaria Alma Máter (1922-1923), di cui era amministratore. Infatti, nel 1923 si distinse come leader della lotta studentesca per la riforma universitaria e fondò la Federazione degli studenti universitari. Sempre in quell’anno presiedette il Primo Congresso Nazionale degli Studenti e creò l’Università Popolare José Martí. Nel 1924 fondò la Lega Anticlericale e si unì al Gruppo Comunista dell’Avana, dal quale fu molto attivo tra il proletariato. L’anno seguente creò la sezione cubana della Lega Anti-Imperialista delle Americhe e partecipò alla fondazione del primo Partito Comunista di Cuba, insieme a Carlos Baliño. Nel 1926 fu espulso dall’Università per le sue azioni rivoluzionarie e fece uno sciopero della fame, dopo il quale dovette andare in esilio in Messico. Nel 1927, Mella partecipò al Congresso contro l’oppressione coloniale a Bruxelles, in Belgio, e successivamente visitò l’Unione Sovietica come delegato al IV Congresso Internazionale dei Sindacati Rossi. All’età di 26 anni, il 10 gennaio 1929, fu assassinato in Messico per ordine del dittatore cubano Gerardo Machado.
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