FERMIAMO LA GUERRA FUORI LA NATO DALL’EUROPA

NATO
NATO – L’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord (North Atlantic Treaty Organization)

di Giorgio Cremaschi

Fino a che la NATO, gli Stati Uniti ed i loro alleati occidentali penseranno di avere il diritto di giudicare e sanzionare il mondo, di armarsi e armare, di fare guerre umanitarie e per la democrazia, finché ci sarà la NATO la pace non ci sarà.

A me il discorso di Putin che dava la colpa a Lenin di aver creato l’Ucraina non è piaciuto per nulla, mi ha confermato che, contrariamente a quanto pensa ancora qualche compagno, il presidente russo è un anticomunista nazionalista. Ma anticomunisti e nazionalisti sono quasi tutti i governi dei paesi che circondano la Russia e che si riempiono di missili e bombe NATO. Nazionalista ed anticomunista, con un bel po’ di milizie fasciste, è il governo di Kiev che ha pensato di approfittare della crisi internazionale per regolare i conti con le repubbliche del Donbass, che solo per le ridicole veline della CIA potevano essere l’aggressore.

Quando i civili hanno cominciato a fuggire in Russia, strano modo di comportarsi verso quello che dovrebbe essere l’invasore, ho temuto un bagno di sangue guidato dai nazisti del battaglione Azov. Perciò ho fatto mio il sospiro di sollievo delle popolazioni locali quando le truppe russe sono entrate a Donetsk e Luhansk. Immagino che là abbiano festeggiato, perché quando ci ero stato avevo raccolto molte critiche alla Russia: perché non difendeva a sufficienza il Donbass. Del resto è stato il Parlamento, su mozione delle sinistre e dei comunisti che sono contro Putin in politica interna, a chiedere il riconoscimento delle repubbliche.

I guerrafondai nostrani, tra i quali il peggiore è il PD che sembra uno dei partitelli di destra della prima repubblica, strepitano perché la Russia ha fatto più o meno quello che la NATO nel 1999 fece per il Kosovo. Con una differenza. Allora la NATO arrivò a bombardare Belgrado, prima capitale europea colpita dagli aerei dal 1945. A perenne vergogna di Clinton, D’Alema e compagnia. Nessuno che difenda quella scelta di allora, può essere considerato onesto oggi quando strepita contro la Russia.

Ora la UE, che ha tutto l’interesse a buone relazioni con Russia e Cina, viene trascinata allo scontro dalla folle fedeltà euroatlantica, che fa solo gli interessi degli USA. Le sanzioni, che sono una politica di guerra in gran parte contraria al diritto internazionale e ai diritti umani, saranno un boomerang. Saranno sanzioni contro la ripresa economica dell’Europa, dell’Europa contro se stessa. E il nostro governo mostra tutta la sua pochezza, con Draghi che nemmeno va in Parlamento, il più sopravvalutato degli italiani.

Putin ha affermato, come se fosse un male, che è stata l’URSS a creare l’Ucraina. È vero il primo stato socialista cercava di mettere assieme popoli diversi senza la supremazia di nessuno. Era un buona cosa e anche per questo dopo la fine dell’Unione Sovietica il nazionalismo, il fascismo, il razzismo sono risorti in Europa.

Ora il primo compito è fermare la guerra, ci vuole un immediato cessate il fuoco, bisogna bloccare l’isteria bellicista che sta montando alimentata dai mass media. E bisogna fermare le sanzioni che sono atti di guerra anch’esse.

Poi ci vuole un accordo per l’Ucraina che riconosca entro i suoi confini l’autonomia e la pari dignità di tutti i popoli. Questo è il meglio, ma se non fosse possibile la sola soluzione sarebbe il riconoscimento di diversi stati indipendenti, come purtroppo è già avvenuto nella ex Jugoslavia, proprio con il sostegno e l’intervento della NATO.

Infine è chiaro che la pace ci sarà solo con un vero accordo di sicurezza europeo, Russia compresa naturalmente perché la Russia è Europa.

Bisogna togliere dal campo missili, bombardieri, carri armati e le armi nucleari, che la NATO sta installando anche in casa nostra.

Se vuoi la pace fai la pace e comincia dalla riduzione delle spese militari e dal disarmo.

Come ha affermato il governo cinese, il futuro del mondo è multipolare, senza blocchi militari che minaccino gli altri. E i confini, tutti i confini, e i popoli, tutti i popoli, debbono essere rispettati.

La NATO avrebbe dovuto essere superata nel 1992, dopo lo scioglimento del Patto di Varsavia. Invece è durata altri trent’anni e ora siamo sull’orlo di una guerra più grave di quelle che l’hanno preceduta. Noi non siamo arruolati con Putin, come dicono quelli che da trent’anni fanno guerre nel mondo. Noi siamo contro la guerra e per questo siamo contro la NATO. Se si vuole la pace bisogna aggiornare un vecchio slogan: fuori la NATO dall’Europa, fuori l’Europa dalla NATO.

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