BRUNO RODRIGUEZ PARRILLA, MINISTRO DEGLI ESTERI DI CUBA, INTERVIENE ALLE NAZIONI UNITE

BRUNO RODRIGUEZ PARRILLA

Cuba chiede la pace nel mondo e denuncia il prevalere di un ordine internazionale ingiusto

Durante il suo intervento al Dibattito Generale della 77a Sessione Ordinaria dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Ministro degli Esteri cubano ha denunciato il blocco economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti nei confronti di tutte le famiglie cubane.

Mercoledì Cuba ha lanciato un appello per la risoluzione pacifica dei conflitti mondiali e ha denunciato il blocco economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti che il nostro Paese sta subendo da più di sessant’anni, nonché il prevalere di un ordine internazionale ingiusto e insostenibile, che è stato messo in luce durante la pandemia COVID-19.

Durante il suo intervento nel Dibattito Generale della 77ª Sessione Ordinaria dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il membro dell’Ufficio Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Ministro degli Affari Esteri della Repubblica, Bruno Rodríguez Parrilla, ha dichiarato che il danno umano causato dal blocco economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti a tutte le famiglie cubane, impossibile da quantificare, è enorme, crudele e immorale. “Il blocco è un atto di guerra economica in tempo di pace”, ha dichiarato.

Ha sottolineato come Cuba, un piccolo Stato insulare in via di sviluppo, abbia pagato un prezzo elevato per difendere il suo legittimo diritto di esistere come nazione sovrana e indipendente. Ha sottolineato che, nonostante i danni di questa politica genocida, l’isola non ha smesso di avere l’intenzione di formare una società socialista, prospera e sostenibile.

Ha ricordato che, a 30 anni dalla prima risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite contro il blocco, il governo statunitense continua a ignorare la richiesta quasi unanime della comunità internazionale di porre fine all’assedio contro la più grande delle Antille.

Il Ministro degli Esteri ha anche denunciato come prevalga l’ingiustificata inclusione di Cuba nella lista arbitraria e unilaterale dei Paesi che presumibilmente sponsorizzano il terrorismo. “Cuba non promuove e non promuoverà mai il terrorismo. Al contrario, lo condanniamo in tutte le sue forme e manifestazioni”, ha dichiarato.

Per quanto riguarda il passo annunciato dagli Stati Uniti di riprendere il trattamento dei visti presso l’Ambasciata americana all’Avana, lo ha definito positivo. Ha inoltre ribadito l’intenzione dell’isola di sviluppare relazioni civili con la nazione nordamericana, sempre nel rispetto reciproco.

SOLUZIONE PACIFICA DEI CONFLITTI

Nel suo discorso, Rodríguez Parrilla ha sottolineato che Cuba continuerà ad alzare la voce per rifiutare l’egemonismo e il tentativo di imporre un sistema unico. Ha sottolineato che non rinunceremo mai alla sovranità dei popoli.

Ha sottolineato che l’offensiva statunitense, che mira a sottomettere i popoli, insieme all’espansione della NATO e alla guerra non convenzionale di quinta generazione, stanno portando a un clima di instabilità, le cui conseguenze sono incalcolabili.

Ha ribadito l’impegno di Cuba per il rafforzamento dei meccanismi di integrazione in America Latina e nei Caraibi, nonché per la difesa della Dichiarazione di pace all’interno della regione.

Ha ribadito il sostegno ai governi del Venezuela e del Nicaragua e ha espresso solidarietà alle nazioni caraibiche e alle loro legittime rivendicazioni per le conseguenze del colonialismo. Ha sottolineato il sostegno alla liberazione di Porto Rico e ha chiesto il necessario supporto internazionale per Haiti.

Ha inoltre espresso il sostegno di Cuba alla vicepresidente dell’Argentina, Cristina Fernández, vittima di molestie giudiziarie e mediatiche, e alla sovranità del Paese sulle isole Malvinas, Georgia del Sud e Sandwich del Sud.

Ha respinto le interferenze negli affari interni di nazioni sovrane e le misure unilaterali contro nazioni come l’Iran, la Repubblica Popolare Democratica di Corea e la Russia, nonché le campagne di discredito contro il gigante asiatico, e ha riconosciuto il principio di una sola Cina.

Ha insistito sull’impegno per la pace in Colombia e ha rilevato la necessità di fornire le risorse internazionali necessarie per lo sviluppo dell’Africa. Ha auspicato una soluzione pacifica ai conflitti in Siria, in Medio Oriente e al conflitto russo-ucraino.

Nel suo discorso ha fatto riferimento alle terribili conseguenze del cambiamento climatico e all’importanza di limitare le spese militari globali e di investire quei milioni nello sviluppo e nella salute, che salverebbero migliaia di vite in tutto il mondo.

Ha inoltre espresso la sua gratitudine per l’incrollabile sostegno di governi, leader e organizzazioni internazionali di tutte le latitudini nella difesa della sovranità di Cuba.

CUBA CONTINUERÀ AD ALZARE LA VOCE PER RIFIUTARE IL DOMINIO E L’EGEMONISMO.

Fonte: Associazione Nazionale Amicizia Italia Cuba (ANAIC)

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