La capacità di Cuba “di sviluppare propri vaccini anti-Covid e immunizzare la maggior parte dei suoi cittadini dovrebbe servire da modello per i Paesi in via di sviluppo di tutto il mondo che affrontano le emergenze di salute pubblica”. Lo sottolinea un report realizzato dalla prima delegazione scientifica, guidata dagli Stati Uniti, che ha visitato Cuba negli ultimi 5 anni. Il viaggio è stato promosso da Medical Education Cooperation with Cuba, un’organizzazione no-profit con sede negli Stati Uniti che promuove il dialogo e la collaborazione sui temi della salute. Il report, al termine della visita, è stato curato tra gli altri da David Williams, docente di Salute pubblica dell’Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston.
Il team di scienziati ha evidenziato “che il tasso di vaccinazione Covid-19 di Cuba nei bambini e negli adolescenti è stato alto e superiore a qualsiasi Paese del mondo” e che questo impegno “dovrebbe essere considerato da altri Paesi un modello per ridurre i tassi di trasmissione nella popolazione visto che proprio i ragazzi sono i principali vettori per le malattie infettive”.
Inoltre, il report sottolinea che “dovrebbe essere esplorata anche la possibilità di utilizzare il vaccino Soberana Plus di Cuba come booster universale a livello globale“.
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