Mentre l’Italia e tutto il resto del mondo si ritrovano precipitati in una crisi economica e sociale gravissima nessuno ci pensa, ma questo decennio è cominciato con il bunga bunga. Che fai, mi cacci?, disse Fini a Berlusconi. Chi si ricorda più di Emanuele Filiberto sul palco di Sanremo? E del Trota? E dello spread a quota 528? Se ci dimentichiamo, non riusciamo a capire come siamo arrivati qui. Il virus si è rivelato una calamità di dimensioni che nessuno poteva immaginare, neanche quando Wuhan chiuse, neanche quando Codogno chiuse, e intanto la famosa sanità lombarda è crollata, con il più alto numero di vittime in Italia e le conseguenze di una tragica serie di scelte sbagliate e ripetute. Al centro e alla periferia di questo disastro ci sono molti protagonisti di lunga data. Tanti nodi sono rimasti irrisolti, tanti errori sono stati ignorati. Come abbiamo fatto a non impedirlo? In questi dieci anni abbiamo assistito senza fare abbastanza alla tragedia dei migranti in mare, al renzismo, al populismo e al sovranismo, alla farsa dell’abolizione della povertà, all’infamia dei porti chiusi, a Mafia Capitale e alla deriva della giustizia, alla decrescita industriale, abbiamo imparato a usare lo smartphone e scoperto il bosone di Higgs, abbiamo visto i comici al governo, l’invasione delle fake news, i “pieni poteri” e il Papeete. L’Italia si è trasformata profondamente. È come un romanzo pieno di scandali, intrecci e svolte inaspettate. I protagonisti siamo noi. Ma conosciamo davvero tutte le regole e i segreti di questo gioco complicatissimo? Enrico Deaglio chiude la trilogia di Patria con una grande cronaca in diretta degli ultimi dieci anni di storia italiana.