“Cuba è preparata all’arrivo del nuovo presidente eletto degli Stati Uniti. Già abbiamo avuto un mandato Trump e siamo pronti a lavorare in un secondo mandato con il presidente e con il governo americani”. A dichiararlo è l’ambasciatrice di Cuba a Roma, Mirta Granda Averhoff, in un’intervista all’Adnkronos.
“Cuba – sottolinea l’ambasciatrice ospite dello studio tv a Palazzo dell’Informazione (VIDEO) – ha sempre dato la propria disponibilità ad avere relazioni stabili con i paesi vicini, ma in passato non è stato così. Speriamo che in occasione di questo nuovo mandato, gli Stati Uniti siano un po’ più saggi. Il primo periodo del governo di Trump è stato particolarmente aggressivo per Cuba ma siamo pronti ad avviare questa nuova fase con grande desiderio di lavorare con tutti i nostri vicini“.
Quanto alle relazioni con l’Italia non ci sono dubbi, sono ottime e “sono innanzitutto relazioni di reciproco rispetto: abbiamo una tradizione di amicizia che risale indietro nel tempo e non dipende dai singoli governi o dai cambiamenti in corso nel mondo. Sono relazioni consolidate, perché ci uniscono molte tradizioni, una storia comune“. E c’è spazio “per rafforzare ulteriormente” queste relazioni.
“L’Italia è stato un paese che ha portato molto alla cultura e alla storia di Cuba, con i molti italiani che hanno partecipato alla lotta per la nostra indipendenza”, afferma. “Dentro il paese troviamo segni della cultura italiana ovunque e i nostri popoli sono simili, vicini, nelle tradizioni, nel gusto per il buon vino e, nel caso di Cuba, il nostro buon Rhum, il nostro tabacco. Agli italiani piace moltissimo Cuba, trovano un ambiente propizio per realizzare i loro investimenti e attività”.
In Calabria 333 medici cubani
“In senso generale esistono relazioni molto buone che possono rafforzarsi ogni giorno di più sulla base del rispetto e della convivenza pacifica tra i nostri paesi”, sottolinea, citando gli esempi di collaborazione: “Cuba ha collaborato con l’Italia sul piano sanitario, ci sono 333 medici di una brigata in Calabria, che assieme ai medici locali cercano di migliorare gli indicatori di salute per la popolazione. Mi sono sempre state riferite cose molto positive del lavoro che si realizza in quella zona”. E ancora, “all”epoca del Covid, Cuba è venuta a collaborare con l’Italia, ma io dico sempre che sta anche ripagando questa amicizia e questo calore umano degli italiani verso il mio paese”. “L’Italia – conclude – è uno dei principali paesi di provenienza del turismo. Gli italiani apprezzano particolarmente le bellezze della natura cubana. E’ un aspetto su cui abbiamo lavorato molto e possiamo continuare a farlo”.
L’ambasciatrice descrive poi la situazione degli ultimi mesi nel paese: “Quest’anno è stato particolarmente duro per l’economia cubana e negli ultimi due mesi abbiamo subito vari eventi molto negativi, con due cicloni particolarmente distruttivi nello stesso mese, e un sisma. Il sistema elettroenergetico – che è vecchio, e necessita di continue riparazioni – si è sconnesso in tre occasioni”.
Cuba lotta per il proprio sviluppo e superare la crisi
“Bisogna dire che Cuba, come tutti i paesi del mondo, affronta una crisi economica internazionale che esiste da dopo il Covid-19. Il nostro paese in più deve affrontare il ‘bloqueo’, l’embargo economico, commerciale e finanziario imposto per oltre 60 anni dal governo degli Stati Uniti e che in particolare durante l’amministrazione del presidente Trump, si è rafforzato. Nel nostro paese c’è quindi un’economia danneggiata e che ha difficoltà a migliorare i servizi. C’è mancanza di combustibile, che ha prezzi che a volte non riusciamo a pagare e che bisogna importare da luoghi distanti per rimettere in funzione il sistema”, spiega ancora, precisando che Cuba sta “cambiando la matrice energetica del paese in direzione di un’energia più pulita, solare, eolica, anche per attenuare il problema dei prezzi del combustibile”.
“Siamo un piccolo stato insulare e subiamo gli effetti del cambiamento climatico, che si vedono in questi cicloni sempre più distruttivi”, ribadisce infine assicurando però “la volontà del popolo cubano di continuare a lottare per il proprio sviluppo e superare questa situazione”.
Fonte: https://www.adnkronos.com/