Unire le forze per una UE veramente democratica – di Elena Basile**

Pace in UE

Di fronte alla sconfitta di ogni argomentazione razionale e al trionfo del linguaggio bivalente orwelliano (voglio la pace con nuove armi, lotta alla disinformazione per la libertà di informazione, Putin aggressore mentre Bibi si difende, tagliagole buoni e Assad cattivo etc), le migliori boccate di ossigeno ragala la satira. Come Nietzsche affermava “il mondo sarà seppellito da una risata”. Per questo gli editoriali del Fatto, a cominciare da quelli del suo direttore, sono naturalmente oscurati in tutte le rassegne stampa di Stato. Ho l’onore di essere anche io oscurata dalla rassegna degli Esteri. Sembrerebbe che un ex Segretario generale abbia urlato nei cupi corridoi ministeriali contro qualche giovane addetto stampa o, più semplicemente, contro l’algoritmo che selezionava anche i miei commenti. Nel pluralismo democratico dell’Europa dei Gentiloni e dei Prodi, chi si permette un pensiero difforme da quello di lorsignori non deve essere letto.

Per quel che riguarda la sottoscritta, l’ostracismo coinvolge indiscriminatamente tutti i media che “contano”, quasi una velina dei servizi fosse passata per farmi considerare nemica della Patria. Poiché l’audience cresceva durante le mie esigue apparizioni in tv, il divieto di invitarmi, seguito alle calunnie e alle diffamazioni contro un’ex ambasciatrice considerata da Cappellini appartenere al grado medio-basso della carriera, resta emblematico di un certo modo di intendere il dibattito “democratico”. Ricordo questi eventi meschini perché danno il polso del degrado dell’ambiente culturale e politico europeo. Non ci dobbiamo stupire, quindi, se in Romania il candidato di destra anti-Ue, Georgescu, è stato estromesso con intimidazioni varie, dall’arresto ad accuse mai provate, perpetrati da organi democraticamente eletti e giurisdizionali, dalle elezioni che lo vedevano favorito. Nell’indifferenza delle altre celebri democrazie europee.

Vecchia storia. Le elezioni sono democratiche solo se portano alla vittoria dei nostri amici. Hamas nel 2007 vinse le elezioni a Gaza. Una politica democratica avrebbe dovuto ammetterlo come interlocutore in un processo virtuoso, già realizzato con l’Olp, per depurarlo dai metodi terroristici e fargli riconoscere l’esistenza dello Stato di Israele. Naturalmente si è fatto il contrario e, con la scusa di Hamas, un assedio illegale e le più grandi atrocità sono state sostenute dai governi democratici contro la popolazione palestinese. Hamas non riconosceva lo Stato di Israele esattamente come il Likud, partito di centrodestra, non ha mai voluto ammettere l’esistenza dello Stato di Palestina, ma per i benpensanti questi dettagli non hanno rilevanza. Applicano la dialettica amico/nemico di Carl Schmitt, la riduzione della politica alla dimensione del potere, basata sull’arbitrio e il doppio standard. Si dicono liberal e sostenitori di valori democratici, mentre applicano i parametri del realismo politico e del decisionismo arbitrario, base dell’ideologia nazista.

In Siria migliaia di civili sono stati massacrati, bambini e anziani, non terroristi filo-Assad, dai tagliagole saliti al potere protetti dalla Turchia e dall’Europa democratica. L’intellighentia non batte ciglio. Vero è che ormai il 99% è in un limbo mediatico che crea il mondo, fabbrica nemici e individua soluzioni cruente per abbatterli. Sono quindi tutti contenti di celebrare oggi l’Ue bellicista, che definisce la Russia, potenza nucleare, un nemico a cui infliggere una sconfitta storica e ottenere la pace giusta. Parole del laburista Starmer, del liberale Macron e del democristiano Merz: le due destre al potere ben rappresentate dalla corruzione dei politici europei. La premier Meloni e le vere destre capitalizzano i consensi, pur distanziandosi di poco dalla maggioranza Ursula.

Ho purtroppo firmato tanti appelli per la pace. Il dissenso rimane inefficace perché dominato da persone che cercano una grottesca visibilità. Odio le appartenenze alle chiese di turno, a un’ideologia, a un settore contro l’altro del dissenso. Vorrei sostenere un appello unitario, di quei pochi che nel Pd ancora ragionano, dei 5 Stelle, di Sinistra italiana, Rifondazione comunista, Pace e disarmo, le associazioni del dissenso (che si definiscano come vogliono: comunisti, socialisti, pacifisti), ma che scendano in piazza il 5 aprile per la vera Europa, democratica, sociale, che predilige mediazione e diplomazia, investimenti non nelle armi ma nei beni comuni. La difesa europea non può che essere un derivato dell’unione politica e federale. Altrimenti somiglia a un’impostura. È un braccio armato della Nato, che compra armi statunitensi sulla pelle dei lavoratori, continua una guerra per procura delle lobby delle armi fino all’ultimo ucraino. L’elettorato del centrodestra e del centrosinistra non crede al rischio nucleare? Il comitato di studiosi che ha fermato le lancette a 89 secondi dalla mezzanotte è ovviamente filoputiniano!

Fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/

** Elena Basile si è laureata in Scienze Politiche con una tesi sullo Stato Etico con Biagio di Giovanni. Entrata nella carriera diplomatica nel 1985, è stata funzionario vicario dell’Ambasciatore d’Italia in Madagascar, Ungheria e Portogallo e Console a Toronto. Dal 2013 al 2021 è stata Ambasciatrice d’Italia in Svezia e in Belgio. Per la prima volta una donna ha guidato la nostra ambasciata a Bruxelles. Nel 2023, ha dato le dimissioni per incompatibilità tra i suoi principi morali e gli obiettivi della politica estera nostrana. Si è quindi dedicata all’analisi della politica internazionale divenendo una firma del Fatto Quotidiano. È una delle voci più critiche del mainstream. Ha scritto cinque libri di narrativa tra i quali: ‘Una vita altrove’ (Newton Compton 2014), finalista al premio Roma; ‘Miraggi’ (Castelvecchi 2018), pubblicato anche in francese; ‘In Famiglia’ (La Nave di Teseo 2022); ‘Un Insolito Trio’ (La Lepre edizioni 2023) romanzo civile di critica alla burocrazia ministeriale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

EnglishItalianPortugueseSpanish