ADDIO AL PAPA DELLA LOTTA ALLA GUERRA – Di Giorgio Cremaschi

Papa Francesco con i portuali di Genova

Nel 2021 Papa Francesco incontrò i portuali di Genova, che avevano fatto sciopero per bloccare le armi. In quei giorni i portuali del collettivo CALP aderenti al sindacato USB erano sotto inchiesta della polizia e rischiavano il licenziamento. Il Papa volle incontrarli e disse loro : “ Bravi continuate così!”Io da ateo lo ricordo e lo ammiro per questo. Anche se le posizioni sue e della Chiesa sull’aborto e sulla condizione delle donne erano e sono per me inaccettabili. Ora sentiremo tutti gli ipocriti guerrafondai cercare di inbellettarsi con il compianto per la sua morte, cercando di rendere neutra e vuota la sua figura. Ma Papa Francesco non era semplicemente il Papa della pace, ma della lotta attiva contro la guerra e contro l’oppressione, lo sfruttamento e l’ingiustizia sociale e climatica, che alimentano e accompagnano ogni guerra. E ci ricordava sempre che i conflitti attuali vengono da lontano, sono parte di quella terza guerra mondiale a pezzi che da tempo aveva indicato come il primo male dell’umanità. Continueremo in tutti i modi la lotta contro il riarmo, il capitalismo e la guerra.

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