Dedicata alla lotta contro il neofascismo e altre manifestazioni contemporanee di quell’ideologia reazionaria, è stata inaugurata nella capitale la Prima Biennale Internazionale dell’Umorismo Politico, che durerà fino al 28 giugno.
All’inaugurazione, tenutasi nella Galleria il 23 e 12, nel Vedado, hanno partecipato Alpidio Alonso Grau, Ministro della Cultura (Mincult), Ricardo Ronquillo Bello, presidente dell’Unione dei Giornalisti di Cuba (UPEC), Alexis Triana Hernández, presidente dell’Istituto Cubano di Arte e Industria Cinematografica (ICAIC), tra le altre autorità e personalità del mezzo.
Convocati dal Mincult, dal Consiglio Nazionale delle Arti Plastiche e dalla rivista La Jiribilla, più di 40 fumettisti provenienti da 22 paesi hanno risposto all’appello presentando le 79 opere selezionate che saranno esposte nella mostra centrale.
Lizette Martínez Luzardo, Vice Ministra della Cultura, ha assicurato che con questo evento, L’Avana, con il permesso di San Antonio de los Baños, si pone oggi come la capitale dell’umorismo politico.
In questo senso, ha fatto riferimento alla necessità che l’arte diventi una piattaforma per parlare di amore, pace e giustizia sociale di fronte ai tentativi neofascisti di riscrivere la storia e mobilitare con essa le coscienze e utilizzarla come arma di denuncia.
Cuba avrà sempre spazio per gli amici, le lotte giuste, la pluralità e tutto ciò che si oppone al potere egemonico che promuove le guerre e l’odio per gli interessi economici e strategici, ha aggiunto.
Leggendo il resoconto dell’evento, l’eminente caricaturista e illustratore cubano Arístides Esteban Hernández Guerrero (Ares), Premio Nazionale dell’Umorismo 2020, ha sottolineato la creatività e la chiarezza delle opere presentate da diversi luoghi del mondo quando affrontano il tema del neofascismo .
Considerata la qualità e la quantità delle opere da deliberare, ha precisato che la giuria ha deciso di assegnare tre premi a Cau Gómez, dal Brasile, Ouz Gürel, dalla Türkiye, e Salar Eshatkhah, dall’Iran.
Si è deciso inoltre di assegnare il Gran Premio della Biennale Internazionale dell’Umorismo Politico all’artista belga Luc Descheemaeker, in riconoscimento dell’eccellente fattura della sua opera intitolata Iceberg, e della sua capacità di riflettere sul neofascismo in modo sintetico e forte , ha concluso.
L’evento offrirà, tra le altre proposte, mostre grafiche, spazi teorici, conversazioni, presentazioni audiovisive, concerti e attività in comunità e centri di interesse sociale.
Il suo programma sarà dedicato principalmente all’esplorazione dell’impatto della globalizzazione e dei fenomeni che implica dal punto di vista dell’umorismo politico e alla denuncia della rinascita del fascismo nel mondo di oggi.
Fonte: https://www.cubainformacion.tv/portada