I golpisti democratici – di Marco Travaglio
È stato ingenuo, il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol. I golpe moderni, democratici e occidentali, quindi buoni e a fin di bene, non si fanno più con l’esercito e la legge marziale, sennò ti sgamano subito. Molto meglio la soluzione romena: se vince il candidato sgradito a Washington e a Bruxelles, si annullano le elezioni al grido di “Ha stato Putin” (o, ancor più esilarante, “Ha stato Tik Tok”). O quella georgiana: se gli elettori disobbediscono a Usa e Ue e votano per i propri interessi anziché per i nostri, si appoggia la presidente sconfitta che non vuole sloggiare e aizza la piazza contro il Parlamento appena eletto e il premier appena confermato col 54% (contro il 37% delle opposizioni): cioè fa quel che fecero i trumpiani quattro anni fa a Capitol Hill, tra gli strilli indig...