Ci vorrebbe una rivoluzione… per una giustizia sociale

26 novembre 2020

A onore del vero una rivoluzione c’è stata!

Profonda. Pervasiva. Appariscente. Accattivante.

Siamo diventati bravi consumatori e campioni di individualismo.

Una rivoluzione perfetta!

Negli ultimi 40 anni sono stati aggrediti e cancellati diritti e tutele (lavoro, salute, istruzione) e la ricchezza prodotta è tornata a rimpinguare le tasche dei ricchi, a scapito delle tasche dei più e delle fasce di popolazione più povere, in continuo aumento.

Così va nelle società capitalistiche divise in classi!

Ma alcune cose sono rimaste uguali e non diventano mai emergenze.

Al netto delle parole e delle ricorrenze non si avverte il bisogno di estirpare quelle che sono le vergogne insanabili del nostro Paese:

  • La corruzione, il malaffare, i poteri delle organizzazioni mafiose, resta pressoché immutato;
  • I morti per infortunio sul lavoro sono sempre uno ogni tre giorni;
  • L’evasione fiscale supera ormai i 100 miliardi di euro l’anno e il recupero delle somme evase non supera il 5% dell’evaso;
  • Il gettito fiscale è quasi totalmente a carico dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, ben oltre all’80%;
  • Le donne uccise continuano ad essere sempre una ogni tre giorni;
  • I grandi patrimoni non si tassano, anzi!
  • Il territorio continua ad essere disastroso terreno di tragedie: alluvioni, frane ecc..
Bambini cubani

Ci vorrebbe una rivoluzione

Non una qualsiasi, ma socialista!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

EnglishItalianPortugueseSpanish