24, gennaio, 2023
Nei giorni dal 26 al 28 gennaio prossimi, andrà in scena l’ennesima provocazione da parte delle solite organizzazioni che si propongono di destabilizzare il legittimo Governo di Cuba con gli strumenti della guerra mediatica, messi a loro disposizione. Uno sparuto gruppo di cubani tra quanti risiedono in Europa, autolegittimandosi con sigle di associazioni tanto fantasiose quanto fittizie, ha chiesto di essere anche ricevuto da una commissione di parlamentari italiani.
Queste associazioni, create e finanziate da lobby politiche, e da fondi governativi USA, hanno l’obiettivo di riportare indietro di 64 anni la storia di Cuba. Le loro parole d’ordine sono le stesse che, dovunque in “Occidente”, costituiscono il cavallo di battaglia della propaganda: sventolano nobili concetti come Libertà, Democrazia e Diritti Umani, che, stravolti e sradicati dal loro significato autentico e originario, sono in realtà solo arma mediatica contro chi ha scelto un sistema sociale alternativo.
Cuba risponde alle calunnie con la sua storia recente, con indicatori sociali che la pongono ai primi posti delle classifiche mondiali.
Cuba ha azzerato l’analfabetismo, e oggi è uno dei paesi al mondo con il più alto tasso di laureati grazie all’istruzione completamente gratuita, che ha prodotto fra l’altro grandi capacità scientifiche (Cuba ha realizzato 3 vaccini anti Sars-Cov-2).
Cuba ha debellato la denutrizione infantile.
Cuba garantisce lavoro e sanità per tutti (dimostrati dagli stanziamenti a bilancio statale), cioè diritti umani e civili, ora arricchiti dal nuovo Codice delle Famiglie. A Cuba non esiste il fenomeno dei senza tetto.
E questo malgrado le enormi difficoltà economiche proprie di un Paese povero, che subisce da oltre 60 anni un asfissiante blocco economico, finanziario e commerciale, mantenuto anche durante la pandemia Covid-19, e causa di difficoltà quotidiane e sofferenze generalizzate (anche per i cittadini italiani residenti a Cuba, impossibilitati a ricevere dall’Italia la propria pensione, ad esempio).
Cuba, nell’esercizio del diritto inalienabile alla sovranità nazionale, non accetta alcun tipo di ingerenza esterna e rivendica di scegliere in autonomia il sistema politico e le istituzioni che la rappresentano, liberamente elette attraverso un processo di democrazia partecipativa.
Le associazioni che compongono questo Coordinamento intendono sostenere la Rivoluzione Cubana con strumenti realmente democratici che non possono prescindere dall’informazione corretta e costantemente aggiornata. Per questo invitiamo le istituzioni e chiunque sia interessato a conoscere la realtà cubana, a estendere lo sguardo e a rivolgersi anche a noi e alle fonti dirette delle istituzioni e delle organizzazioni sociali e culturali di Cuba, prima di esprimere giudizi che spesso si traducono in attacchi diretti all’isola caraibica
In fondo, non è questa la vera democrazia?
AICEC
Arci – Associazione Cuba Insieme
AsiCubaUmbria – Ass. di Solidarietà Internazionalista con Cuba
Associazione Culturale CONACI
Associazione Svizzera-Cuba (Sezione Ticino)
Centro Studi Italia Cuba
Collettivo Cuba Va
Comitato Contro la Guerra (Milano)
Cuba Mambí Gruppo di Azione Internazionalista
La Villetta per Cuba
Modena por Cuba
Parma por Cuba
Torino con il Latinoamerica Antimperialista