Fonte: https://www.pcc.cu/
Il ministro degli Affari esteri di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla, ha detto che il 23 giugno l’Assemblea generale delle Nazioni Unite esaminerà la risoluzione per porre fine al blocco degli Stati Uniti contro l’isola.
Rodríguez Parrilla ha sottolineato che il blocco è un atto di genocidio che costituisce una massiccia violazione dei diritti umani.
Nel suo account Twitter, il ministro degli Esteri cubano ha fatto riferimento alle 243 misure coercitive applicate dall’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che rimangono in vigore sotto l’amministrazione del presidente Joe Biden. Ha ancora sottolineato, che “Il blocco è una politica crudele, che causa sofferenza alle famiglie cubane ed è stato deliberatamente rafforzato durante la pandemia COVID-19 ostacolando l’accesso a medicinali, forniture e attrezzature sanitarie necessarie”… cheil blocco economico, commerciale e finanziario contro l’isola, “limita la libertà di viaggio degli americani e la sua applicazione extraterritoriale riduce drasticamente il reddito e ostacola lo sviluppo di Cuba”
Il ministro degli Esteri cubano ha anche sottolineato che Cuba si affida al sostegno della comunità internazionale per porre fine a questa politica disumana.