Régis Le Sommier, ex vicedirettore del Paris Match, ha raccontato la sua esperienza in Ucraina, al fianco di connazionali intenzionati ad arruolarsi nelle “brigate internazionali” su invito di Zelensky.
“Sono rimasto sorpreso dal fatto che per entrare a far parte dei ranghi delle forze armate ucraine, si debba passare attraverso gli americani, sono loro che comandano. Siamo quasi stati arrestati”.
”Un americano si è avvicinato”, continua Régis Le Sommier, “dicendo: ‘qui comando io, non gli ucraini’. Si trattava di un veterano della guerra in Iraq (…). Ci ha obbligati a consegnare le sim dei telefoni, dopo di che abbiamo dovuto firmare un contratto immpegnandoci a combattere fino alla fine della guerra. Lì comandano gli americani. Naturalmente, ufficiosamente (…) Pensavo che saremmo stati con le brigate internazionali, ma siamo finiti ad avere a che fare con il Pentagono. Si tratta di una guerra tra Russia e Stati Uniti, dove l’Europa ha un ruolo marginale”.
Insomma se ci si vuole arruolare nell’esercito ucraino bisogna passare per i militari statunitensi a dimostrazione, come riferisce Régis Le Sommier intervistato da CNEWS, in Ucraina non comandano gli ucraini ma gli statunitensi.
Interessante la testimonianza di Régis Le Sommier perché ci fa capire pure perché la parola negoziato in questa guerra sembra essere scomparsa dall’agenda diplomatica. Risulta evidente che se l’esercito è in mano al Pentagono anche le azioni diplomatiche che dovrebbero portare alla fine del conflitto sono in mano dell’amministrazione di Joe Biden che controlla probabilmente le azioni di Zelensky. Gli Stati Uniti vogliono protrarre la guerra all’infinito e quindi non hanno alcuna intenzione di sedersi ad un tavolo per negoziare la pace.
Tanto a morire sono gli ucraini.
Fonte: www.occhisulmondo.info