Le organizzazioni religiose negli Stati Uniti rifiutano le sanzioni contro Cuba

Fonte: https://www.prensa-latina.cu/

Bandiere Cuba e USA

Washington, 4 mag. (Prensa Latina) Le organizzazioni religiose statunitensi hanno chiesto in una lettera al governo del presidente Joe Biden, la revoca delle sanzioni imposte dall’amministrazione dell’ex presidente Donald Trump e che sono ancora in vigore. La lettera è indirizzata ai segretari di Stato, Antony Blinken, e del Tesoro, Janet Yellen, le due strutture governative incaricate dell’applicazione e del controllo della politica di assedio contro la nazione caraibica, imposto per quasi sei decenni.

I firmatari hanno chiesto alla Casa Bianca di eliminare Cuba dalla lista delle nazioni che secondo Washington sponsorizzano il terrorismo, misura respinta dalle autorità dell’Avana, e hanno descritto questa inclusione come sproporzionata, il che a sua volta limita le possibilità di assistenza umanitaria e l’arrivo di transazioni finanziarie nel paese.

“Le nostre organizzazioni hanno una lunga storia di collaborazione con la società civile cubana e le associazioni religiose e, attraverso i nostri viaggi, le relazioni personali e le comunicazioni frequenti, apprendiamo in prima persona le difficoltà che i cubani devono affrontare”, osserva il testo.

“La politica statunitense non dovrebbe causare danni o sofferenze ai cubani e alle loro famiglie, che sono i più colpiti”, aggiunge.

Secondo il documento, ci sono una serie di modifiche normative e amministrative a disposizione del potere esecutivo “che potrebbero migliorare la sicurezza alimentare, la vita dei cittadini e lo sviluppo economico di Cuba, sostenendo i nostri interessi di sicurezza nazionale”.

Il testo prosegue con “I nostri omologhi delle chiese e organizzazioni simili a Cuba riferiscono che le sanzioni economiche, commerciali e finanziarie imposte dagli Stati Uniti e aggravate durante l’amministrazione di Donald Trump, sono state amplificate sulla scia della pandemia Covid-19”.

Secondo il testo, queste azioni punitive hanno contribuito a rendere più grave la carenza di beni di prima necessità, in particolare cibo, prodotti per l’igiene e medicinali, oltre al fatto che le piccole imprese indipendenti e le chiese sono state fortemente colpite.

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