Fonte: http://it.cubadebate.cu/
“Abbiamo ottenuto queste firme senza nessun tipo di propaganda e senza il supporto dei grandi media che non ne parlano, è come se volessero seppellire il fatto che persone da tutto il mondo puntano alla costruzione di ponti d’amore”, ha detto in un video Il professore cubano-americano Carlos Lazo, sul suo account Facebook.
Oltre a chiedere la fine del bloqueo e le sanzioni che pesano sulla famiglia cubana, le richieste della lettera aperta a Biden includono la riapertura dell’ambasciata degli Stati Uniti a L’Avana e il ripristino del programma di ricongiungimento familiare, sospeso dall’ex presidente Donald Trump dal 2017.
Sostiene inoltre l’istituzione di “politiche tolleranti e umane nei confronti” di Cuba, consentendo alle compagnie aeree statunitensi di volare di nuovo sulle province dell’isola caraibica, autorizzando rimesse illimitate e incoraggiando le relazioni finanziarie e commerciali.
I firmatari chiedono inoltre che venga decretata la libertà degli statunitensi di viaggiare liberamente a Cuba e che siano incoraggiati gli investimenti economici e gli scambi scientifici e culturali tra le due nazioni.
La richiesta rivolta a Biden fa parte dell’iniziativa del gruppo Americans and Cubans Against the Embargo (Americani e cubani contro il bloqueo), cui aderisce “Puentes de Amor”.
Il professore cubano-americano Carlos Lazo, uno dei promotori dell’azione, ha sviluppato diversi progetti negli ultimi anni, per promuovere un riavvicinamento tra i popoli di Cuba e degli Stati Uniti.
Molti dei suoi studenti hanno viaggiato con lui nell’isola caraibica e lì hanno incontrato l’amore dei cubani, come racconta sui suoi social network.
“Quindi non contate su di me per odiare”, scrive sul suo profilo Facebook, “so che l’amore è più potente dell’odio”.