CUBA DENUNCIA CHE GLI STATI UNITI USANO LISTE ARBITRARIE PER MANTENERE IL BLOCCO CONTRO L’ISOLA

Ministro degli Esteri di Cuba

L’amministrazione di Joe Biden ha deciso di includere per un altro anno Cuba nella lista dei paesi che non rispettano i diritti religiosi della popolazione nonostante che Jerry Pillay, segretario generale del Consiglio Mondiale delle Chiese, durante la sua recente visita sull’isola abbia confermato che il governo cubano offre ampi spazi per la professione del culto religioso.

La decisione di Washington di includere Cuba nella lista è stata presa sulla base di un documento redatto dall’organizzazione non governativa spagnola Prisoners Defenders. Sul suo sito web, la ONG si presenta ufficialmente come un’organizzazione “che lavora legalmente per proteggere e promuovere i diritti umani nei paesi governati dalla tirannia.

Ma evidentemente alla Casa Bianca ritengono più affidabile il rapporto di una Ong spagnola, che ha basato il suo rapporto su solo poco più di venti casi, piuttosto che credere ad un’organizzazione che raccoglie tutte le chiese mondiali. In fondo lo scopo di Washington non è quello di tutelare il diritto dei cubani di frequentare una chiesa, ma quello di mettere ancora alla gogna il legittimo governo cubano inserendo l’isola in una delle tante liste di proscrizione che gli Stati Uniti redigono, per catalogare i buoni ed i cattivi, e Cuba figura sempre nelle liste dei cattivi.

Da parte sua, il vice cancelliere cubano, Carlos Fernández de Cossío, ha accusato Washington di “ipocrisia” in materia di libertà religiosa, denunciando il sostegno degli Stati Uniti all’aggressione genocida e razzista di Israele contro la Striscia di Gaza.

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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