Cuba è inserita in ogni sorta di lista dei cattivi dagli Stati Uniti, una delle quali è la lista dei paesi che si dedicano alla tratta degli esseri umani. L’isola caraibica è stata inserita in questa lista dalla Casa Bianca a causa delle missioni che i medici cubani fanno in mezzo mondo, Italia compresa.
Per esercitare pressioni verso i governi dei paesi considerati amici di Cuba, che si avvalgono dei medici cubani per tamponare le carenze di personale medico, María Werlau, direttore esecutivo di Archivo Cuba, ha chiesto sanzioni per i ministri della Salute dei paesi alleati del regime cubano. Secondo lei questi paesi andrebbero sanzionati perché hanno assunto le missioni mediche, che sono state qualificate come tratta di esseri umani. La richiesta fatta da Werlau ha avuto luogo mercoledì in un’udienza del sottocomitato per la salute globale, i diritti umani globali e le organizzazioni internazionali della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti nella quale sono state affrontate le violazioni dei diritti umani che si verificano quotidianamente a Cuba.
Secondo Werlau, dovrebbero essere attuate restrizioni di viaggio e sanzioni, ai sensi della legge Helms-Burton, per combattere questo tipo di traffico di esseri umani, nonché per sanzionare i ministri della sanità pubblica dei paesi alleati.
La promotrice di questo ennesimo tentativo di condanna nei confronti del governo cubano ha anche chiesto di condizionare il finanziamento a Cuba da parte dell’Organizzazione Panamericana della Sanità, di dichiarare che il Messico ha violato l’accordo con gli Stati Uniti e il Canada per l’assunzione di queste missioni mediche, di vietare la maggior parte degli scambi scientifico-tecnici con l’isola e il finanziamento delle istituzioni cubane.
Le missioni mediche cubane e le missioni di lavoro di altro tipo sono state ampiamente denunciate come traffico di esseri umani per anni dagli Stati Uniti e da altre organizzazioni finanziate direttamente con i fondi federali statunitensi. E’ chiaro che l’intento delle varie amministrazioni statunitensi è quello di privare Cuba degli ingressi economici che le missioni stesse procurano. Ingressi economici che vengono usati per finanziare il sistema sanitario gratuito che i cubani dispongono a differenza dei cittadini degli Stati Uniti.
La definizione da parte degli Stati Uniti che le missioni mediche cubane si configurino come tratta delle persone si basa su rapporti parziali stilati dallo stesso governo statunitense e da organizzazioni da loro finanziate.
Uno di questi documenti è il rapporto sulla tratta di esseri umani per il 2021, stilato dagli stessi Stati Uniti nel quale vendono riportatele violazioni dei diritti nelle “missioni mediche” che il governo cubano vende ad altri paesi, definendole arbitrariamente come un esempio di “tratta di esseri umani”.
La sezione su Cuba del rapporto afferma che ci sono “forti indicazioni di lavoro forzato” da parte del governo cubano nel “suo programma di missioni mediche all’estero” in quanto L’Avana imporrebbe ai medici cubani di esercitare il proprio lavoro all’estero al di fuori della loro volontà. Conosco decine di medici che hanno svolto più di una missione medica all’estero ma nessuno di loro mi ha mai riferito di essere stato forzato a partecipare a tali missioni. Sarebbe interessante conoscere quanti medici hanno dichiarato di essere stati forzati a lavorare all’estero, ma tali dati non sono stati forniti.
Secondo il rapporto rivelato dall’organizzazione spagnola Prisoners Defenders, i medici, gli , infermieri e altri professionisti sarebbero minacciati, sottoposti a violenze di vario genere incluse quelle sessuali da parte di funzionari del governo cubano se si rifiutassero di partecipare alle missioni.
Il presidente di Prisoners Defenders, Javier Larrondo ha dichiarato, riferendosi al fatto che in Spagna e in Europa vengono presentati spettacoli artistici, sportivi, missioni mediche e altro che i professionisti sono “in stato di lavoro forzato e schiavitù, con passaporti confiscati, senza le minime libertà, e che se decidessero di rimanere in Spagna sarebbero accusati di diserzione e sarebbero puniti con 8 anni senza poter rivedere i loro figli a Cuba”.
Prisoners Defenders è la stessa organizzazione che ha redatto un rapporto nel quale viene denunciato che a Cuba non c’è libertà religiosa basando la sua denuncia su solo 56 interviste nelle quali solamente 21 persone hanno dichiarato di aver subito qualche atto di persecuzione da parte del governo per la loro fede religiosa. Rapporto del tutto inaffidabile, ma che è stato sufficiente alla Casa Bianca per includere Cuba in un altra lista dei cattivi, quella dei paesi in cui non viene rispettata la libertà religiosa. Vedremo cosa succederà in Siria alle comunità religiose non sunnite dopo che i tagliagola dell’Isis, miracolosamente diventati bravi ragazzi , hanno preso il potere.
Sul loro sito web, la ONG si presenta ufficialmente come un’organizzazione “che lavora legalmente per proteggere e promuovere i diritti umani nei paesi governati dalla tirannia” che “copre Cuba e diversi paesi dell’Asia”. L’organizzazione è presieduta dall’imprenditore cubano-spagnolo Javier Larrondo, che nella sua presentazione afferma di avere “una vasta esperienza nell’attuazione di progetti pro-democrazia a Cuba, sia filantropici che con finanziamenti non rimborsabili”.
Insomma la richiesta di María Werlau di emettere sanzioni nei confronti dei ministri della salute dei governi che si avvalgono delle missioni mediche cubane si basa su rapporti del tutto imparziali: uno redatto dallo stesso governo statunitense e un’altro scritto da un’organizzazione non governativa spagnola finanziata direttamente dagli Stati Uniti.
Per concludere ricordo che tra i ministri che dovrebbero essere sanzionati ci sarebbe anche quello del nostro paese in quanto abbiamo ospitato nel periodo del Covid due missioni mediche cubane: una a Crema e l’altra a Torino. Adesso invece molti medici cubani stanno lavorando in Calabria per tamponare la drammatica situazione sanitaria nella regione.
Fonte: www.occhisulmondo.info