Per quasi quattro anni l’Amministrazione Biden ha mantenuto la designazione cinica, crudele e illegale di Donald Trump di Cuba come “Stato sponsor del terrorismo”. L’Internazionale Progressista chiede ora ai parlamentari di tutto il mondo di unirsi a un gruppo di esperti legali e di organizzazioni umanitarie per sollecitare Joe Biden a usare il tempo che gli resta da presidente per riparare questo errore e rimuovere Cuba da questa lista.
Noi sindacati, partiti politici e movimenti popolari di tutto il mondo, riconosciamo Cuba come un vero pilastro della pace e della giustizia internazionali. Esigiamo la sua immediata cancellazione dalla lista, compilata dagli USA, che definisce Cuba “Stato patrocinatore del terrorismo”.
Cuba ha osato, nel gennaio 1959, tracciare un percorso rivoluzionario nel cuore della bestia, lasciandosi alle spalle le vessazioni del periodo coloniale che tormentarono per secoli il suo popolo. Da allora Cuba si è mantenuta fermamente accanto alle aspirazioni dei popoli di tutto il Terzo Mondo.Cuba non è uno “Stato patrocinatore del terrorismo”.
È uno Stato patrocinatore della salute. Cuba ha inviato, nel corso della sua storia rivoluzionaria, 605.000 professionisti e tecnici sanitari in 165 Paesi, portandovi la salute, come gli stessi USA hanno riconosciuto.
È uno Stato patrocinatore della pace. Il 9 giugno 2023 il Presidente della Colombia, Gustavo Petro e il comandante guerrigliero dell’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN), Antonio Garcia, si sono stretti la mano a L’Avana nel corso dei colloqui di pace mediati dal governo cubano. La riunione ha gettato le basi di un cessate il fuoco totale, uno storico passo avanti nella pluridecennale lotta per la pace.Cuba è uno Stato patrocinatore della liberazione. Mezzo milione di cubani si unirono nella lotta di liberazione nazionale dell’Angola, contribuendo a stroncare l’esercito sudafricano dell’apartheid. La vittoria di Cuba contro le forze sudafricane nella battaglia di Cuito Cuanavale gettò le basi, secondo Nelson Mandela, per la legalizzazione del Congresso Nazionale Sudafricano (ANC) nel 1990 e per la fine del regime dell’apartheid.
Di fronte al suo straordinario servizio all’umanità, la definizione di Cuba come patrocinatrice del terrore costituisce, da parte degli Stati Uniti, un cinico stratagemma per mantenere operante l’ingiusta punizione verso l’isola, per la sua sfida ai diktat statunitensi. Questa politica ha un solo scopo: massimizzare la sofferenza del popolo cubano.Rappresenta una radicalizzazione del crudele “bloqueo” in vigore da sei decenni contro Cuba. Questo blocco, come è scritto nell’infame Memorandum del Dipartimento di Stato dell’aprile 1960, si proponeva apertamente di compiere “le più grandi incursioni per negare finanziamenti e forniture a Cuba, fare diminuire i salari monetari e reali, provocare la fame, la disperazione ed il rovesciamento del governo”.
Più di sessanta anni dopo niente è cambiato. Il popolo cubano non ha accesso alla maggior parte dei beni e delle risorse di base: medicine, alimenti, materiali da costruzione, energia, macchinari industriali e pezzi di ricambio. La presenza di Cuba sulla lista ne ha asfissiato l’economia. Joe Biden, nonostante le ripetute promesse di rivedere la politica, ha mantenuto le crudeli e ciniche politiche punitive verso l’isola, che viola norme fondamentali del diritto internazionale.
Con questa lettera intendiamo celebrare Cuba come promotrice di salute, pace e liberazione e ci impegniamo a mobilitarci a milioni per esigere la fine della sua lunga persecuzione da parte dell’Amministrazione USA.
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