Ucraina: inviando armi l’Europa ha scelto la via della guerra. Mobilitiamoci per obbligarla ad aprire il dialogo.
di Paolo Ferrero
Ad Antalya, in Turchia, si è chiuso con un nulla di fatto il primo confronto ad alto livello tra il governo Russo e quello Ucraino dopo l’inizio della guerra.
Occorre chiedersi senza infingimenti: questa mancanza di risultati è un bene o un male? E’ un bene o un male che le parole, il dialogo, la ricerca del compromesso qui ed ora non abbiano raggiunto un risultato e che la parola torni alle armi?
Non è una domanda retorica perché la risposta a questa domanda ci parla della strada che dobbiamo intraprendere: dobbiamo favorire la prosecuzione della guerra nella speranza di “vincerla”, oppure dobbiamo perseguire la trattativa e la mediazione tra le parti?
Fino ad ora l’Unione europea e i vari governi, a partire da quello italiano, hanno scartato l’ipotesi de...