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La Corte Internazionale di Giustizia ordina a Israele di fermarsi. È la seconda volta in venti anni
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La Corte Internazionale di Giustizia ordina a Israele di fermarsi. È la seconda volta in venti anni

Con 13 voti contro 2 (quello dei giudici Julia Sebutinde, ugandese, e Aharon Barak, israeliano), la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia ha ordinato ieri a Israele di sospendere l’operazione militare in corso a Rafah. Il presidente della Corte, Nawaf Salam ha dichiarato in aula che Israele deve “immediatamente fermare la sua offensiva militare e qualsiasi altra azione nell’area di Rafah che possa infliggere al gruppo palestinese condizioni di vita che potrebbero portare alla sua distruzione fisica in tutto e in parte”. La Corte ha anche ordinato a Israele di consentire l’ingresso a Gaza di tutti gli aiuti umanitari necessari. “La Corte non è convinta che gli sforzi di evacuazione e le relative misure che Israele afferma di aver intrapreso per migliorare la sicurezza dei ci...
Comunicato FLAI – CGIL: Accelerare la rimozione di Cuba dalla lista dei paesi sponsor di terrorismo.
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Comunicato FLAI – CGIL: Accelerare la rimozione di Cuba dalla lista dei paesi sponsor di terrorismo.

Nei giorni scorsi il dipartimento di Stato Usa ha aggiornato la lista dei paesi non cooperanti alla lotta al terrorismo, rimuovendo dalla stessa l’isola socialista, ingiustamente inserita nell’elenco negli anni precedenti. Flai Cgil: “Una buona notizia, ma va rimosso il bloqueo”   L’azione del Segretario di Stato Antony Blinken segue alla riapertura delle attività diplomatiche tra il colosso Usa e l’isola di Cuba. “Quest’azione rappresenta una buona notizia per lo sviluppo delle relazioni internazionali, per un mondo che si sviluppa sull’idea di cooperazione e confronto, lontano da un modello basato sull’aggressione e l’uso della forza com’è quello attuale – commenta Andrea Coinu, responsabile politiche internazionali Flai Cgil – Ci sentiamo di chiedere un ulteriore sforzo. Cu...
Irlanda, Norvegia e Spagna riconoscono lo stato di Palestina. Dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, 138 Stati hanno già riconosciuto la Palestina. Italia… non pervenuta!
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Irlanda, Norvegia e Spagna riconoscono lo stato di Palestina. Dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, 138 Stati hanno già riconosciuto la Palestina. Italia… non pervenuta!

“Oggi, l’Irlanda, la Norvegia e la Spagna annunciano che riconosciamo lo Stato della Palestina”, ha detto il primo ministro irlandese Simon Harris in una conferenza stampa. Harris ha aggiunto che altri paesi dovrebbero unirsi al trio nelle prossime settimane. “Ognuno di noi ora intraprenderà tutti i passi nazionali necessari per dare effetto a tale decisione”. Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha dichiarato tra gli applausi del parlamento che il suo paese riconoscerà uno stato palestinese indipendente. Anche il ministro degli Esteri norvegese Espen Barth Eide ha confermato il riconoscimento ufficiale della Palestina da parte del suo paese. Da indiscrezioni sembra che anche Slovenia e Malta procederanno nella stessa direzione nei prossimi giorni. La Presidenza dell’A...
Le sanzioni statunitensi contro Cuba: un crimine contro l’umanità – di Maddalena Celano
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Le sanzioni statunitensi contro Cuba: un crimine contro l’umanità – di Maddalena Celano

Il 15 maggio 2024, il Segretario di Stato degli Stati Uniti ha inviato al Congresso un altro dei suoi rapporti arbitrari, qualificando alcune nazioni senza alcun mandato o riconoscimento internazionale. Questa volta, sono stati elencati quattro paesi che presumibilmente "non coopererebbero pienamente con gli sforzi per la lotta al terrorismo degli Stati Uniti nel 2023". Tra questi, sorprendentemente, non appare Cuba. Tuttavia, il Dipartimento di Stato continua a mantenere l'Isola Rivoluzionaria nella lista nera dei paesi che "promuoverebbero" il terrorismo. Questa inclusione è non solo assolutamente arbitraria e infondata, ma rappresenta anche un'ulteriore arma nella subdola guerra diffamatoria, mediatica ed economica contro Cuba. Una guerra che rafforza il genocida Blocco Economico F...
Cuba non figura nella lista dei paesi che non cooperano nella lotta contro il terrorismo, ma non viene tolta dalla lista…
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Cuba non figura nella lista dei paesi che non cooperano nella lotta contro il terrorismo, ma non viene tolta dalla lista…

Il 15 maggio il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha annunciato, nel suo rapporto 2023, che Cuba non è stata inserita nella lista dei paesi che non cooperano nella lotta contro il terrorismo. Di primo acchito sembrerebbe una buona notizia, ma purtroppo subito dopo emerge tutta l’ipocrisia di cui sono capaci gli USA, ovvero che Cuba non compare nella lista per il 2023, ma (il rapporto 2023) non è sufficiente a cancellarla dalla lista dei paesi patrocinatori del terrorismo. Dunque, per sintetizzare: Cuba non figura nella lista dei paesi che non cooperano contro il terrorismo ma non viene tolta dalla lista dei paesi patrocinatori. Questa vicenda che oggi scaturisce forse dalla necessità, nel momento elettorale, di rispondere agli elettori democratici che non sono d’accordo ...
PALESTINA: 76 ANNI DI NAKBA! TORINO – MANIFESTAZIONE CITTADINA – Sabato 18/05 h.15 – PONTE MOSCA (Corso G. Cesare 15) – STOP GENOCIDIO – STOP ARMI AD ISRAELE!
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PALESTINA: 76 ANNI DI NAKBA! TORINO – MANIFESTAZIONE CITTADINA – Sabato 18/05 h.15 – PONTE MOSCA (Corso G. Cesare 15) – STOP GENOCIDIO – STOP ARMI AD ISRAELE!

Questo sabato 18 maggio 2024, il "Coordinamento Torino per Gaza" chiama la società civile a una manifestazione cittadina per i 76 anni di occupazione e di oppressione del popolo palestinese, per chiedere l’arresto del genocidio in corso nella Striscia di Gaza e per chiamare i governi occidentali e in primis quello italiano a cessare immediatamente il loro sostegno politico, economico, logistico e militare allo stato criminale di Israele. 76 ANNI DI NAKBA “Nakba” in arabo significa catastrofe, il termine viene usato per descrivere gli eventi del maggio 1948 quando circa 800.000 palestinesi furono costretti ad abbandonare le loro terre e case. Su quella catastrofe Israele ha piantato nei libri di storia la sua data di nascita e oggi gli israeliani chiamano il 15 maggio “Giorno...
La prova del genocidio di Gaza è l’innocenza sepolta!
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La prova del genocidio di Gaza è l’innocenza sepolta!

Washington ieri ha respinto il fatto che Israele stia commettendo un genocidio nella Striscia di Gaza e ha chiesto, nel pieno della doppiezza, che lo Stato sionista "faccia di più" per garantire la protezione dei civili nell'enclave. "Crediamo che Israele possa e debba fare di più per garantire la protezione e il benessere dei civili innocenti. "Non crediamo che ciò che sta accadendo a Gaza sia un genocidio", ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale statunitense Jake Sullivan in una conferenza stampa. Come si può chiedere all'aggressore di limitare la barbarie che commette contro civili innocenti, mentre è armato, incoraggiato e protetto? Non ci sono parole per descrivere l'orrore che si vive a Gaza, le bombe, qualunque cosa dica la Casa Bianca, i missili intelligen...
Riproponiamo un’articolo da “il Fatto Quotidiano” del 2 nov. 2023 – “L’embargo americano stritola l’economia cubana…”
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Riproponiamo un’articolo da “il Fatto Quotidiano” del 2 nov. 2023 – “L’embargo americano stritola l’economia cubana…”

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite si è riunita in sessione plenaria a New York, per esaminare un progetto di risoluzione che chiede la fine dell’embargo posto all’isola dagli Stati Uniti. Hanno votato contro l’embargo 187 paesi. L’Ucraina si è astenuta. Solo Usa e Israele si sono espressi con un no. Prima di oggi, altre trenta volte le Nazioni Unite avevano già votato a stragrande maggioranza risoluzioni per far cessare l’embargo. Nel 2022 con un voto di 185 a 2, le uniche due nazioni contrarie furono di nuovo Israele e Stati Uniti. Due gli astenuti: Ucraina e il Brasile all’epoca guidato da Bolsonaro. Il rapporto a sostegno della risoluzione votata oggi spiega che “ai prezzi attuali, i danni accumulati per l’applicazione di questa politica unilaterale di Washington contro l’Is...
CUBA: Sul podio dell’Unità
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CUBA: Sul podio dell’Unità

Più di 200.000 residenti nella capitale si sono riuniti il Primo Maggio per dimostrare il loro appoggio incondizionato alla Rivoluzione cubana e al suo socialismo, nonché per denunciare l’ingiusto blocco statunitense e il genocidio commesso contro il popolo palestinese È stata una bellissima alba questo mercoledì in un'Avana traboccante di colori, gioie e certezze condivise nella Giornata Internazionale dei Lavoratori. Da uno dei suoi luoghi più emblematici: la Tribuna Antimperialista José Martí, luogo di storiche concentrazioni e marce dei popoli combattenti, simbolo della Battaglia delle Idee guidata da Fidel, più di 200.000 cubani si sono riuniti per difendere i nostri ideali di indipendenza, sovranità e giustizia sociale. …….. Di fronte al pacifico lungomare dell'Avana, n...
TORINO: SPEZZONE PALESTINESE AL CORTEO DEL PRIMO MAGGIO
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TORINO: SPEZZONE PALESTINESE AL CORTEO DEL PRIMO MAGGIO

Sono trascorsi più di 200 giorni dall’inizio del genocidio a Gaza e nei territori limitrofi. Siamo sempre più arrabbiat*, più frustrat* per l’inattivismo dei nostri governi, tra cui quello Meloni, che portano avanti scelte a sostegno della politica sionista di israele, ignorando, strumentalizzando e sopprimendo violentemente qualsiasi forma di dissenso. E così, come il 24 sera abbiamo portato in piazza (in maniera non violenta) la responsabilità dei nostri governi in questa occupazione e in questo progetto di pulizia etnica che dura da 75 anni, così il primo maggio, durante la Festa dei Lavoratori, porteremo la voce dei palestinesi che vivono senza possibilità di lavorare dignitosamente a causa della storia delle scelte delle potenze occidentali e, più direttamente, di israele. Il ...
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