Signor presidente,
Signor Direttore Generale
Eccellenze:
La fame, l’inseparabile compagna dei poveri, è la figlia della distribuzione ineguale delle ricchezze e delle ingiustizie di questo mondo. I ricchi non conoscono la fame.
Il colonialismo non è estraneo al sottosviluppo e alla povertà di cui soffre oggi una grande parte dell’umanità. Né sono distinte a questo tavolo la offensiva opulenza delle società consumiste delle antiche metropoli che hanno sfruttato un gran numero di paesi sulla terra. Milioni di persone sulla terra sono morte lottando contro la fame e l’ingiustizia.
Quale tipo di soluzione cosmetica andremo ad applicare per avere tra venti anni 400 milioni di affamati invece di 800? Questi obbiettivi sono, per la loro modestia, una vergogna.
Se 35 mila persone muoiono di fame ogni giorno, di cui la metà sono bambini, perché nei paesi sviluppati le olive sono distrutte, si sacrificano le greggi, e grandi somme sono spese per mantenere la terra improduttiva?
Se il mondo giustamente si commuove dei disastri e dalle catastrofi naturali e sociali che tolgono la vita a centinaia o migliaia di persone, perché non é ugualmente commosso da questo genocidio che si ripete ogni giorno davanti ai nostri occhi?
Delle forze di intervento sono organizzate per prevenire la morte di centinaia di migliaia di persone ad est dello Zaire. Che cosa faremo noi per evitare la morte per fame di un milione di persone nel mondo?
E’ il capitalismo, il neoliberismo, le leggi di un mercato selvaggio, il debito estero, il sottosviluppo, lo scambio ineguale che uccidono tante persone nel mondo.
Perché investire 700 miliardi di dollari ogni anno in spese militari invece di investire una parte delle risorse per lottare contro la fame, per impedire l’impoverimento del suolo, la desertificazione e la deforestazione di milioni di ettari ogni anno, il riscaldamento dell’atmosfera e gli effetti serra che provocano la gran parte dei cicloni, la mancanza o l’eccesso di pioggia, la distruzione dello strato di ozono e gli altri fenomeni naturali che colpiscono la produzione di alimenti e la vita dell’uomo sulla terra ?
Le acque sono contaminate, l’atmosfera inquinata la natura distrutta. Non si tratta solamente di mancanza di investimenti, di assenza di educazione e di tecnologie, di crescita accellerata della popolazione: ma é l’ambiente che si deteriora e il futuro che diventa più compromesso giorno dopo giorno.
Perché continuare a produrre armi sofisticate una volta finita la guerra fredda? A che cosa servono queste armi se non a dominare il mondo? Perché questa feroce concorrenza per vendere degli armamenti ai paesi sottosviluppati che non li renderà più potenti per difendere loro indipendenza invece di sopprimere la fame?
Perché aggiungere a tutto questo delle politiche criminali, dei blocchi assurdi che includono alimenti e medicine per uccidere di fame e malattie delle intere popolazioni? Dov’è l’etica, la giustificazione, il rispetto dei più elementari Diritti dell’Uomo, dove si trova il vero senso di queste politiche?
Facciamo prevalere la verità e non l’ipocrisia e la menzogna. Noi dobbiamo prendere coscienza che l’egemonismo, l’arroganza e l’egoismo devono sparire dal mondo.
Le campane che oggi suonano per coloro che muoiono di fame, suoneranno domani per tutta l’umanità se essa non avrà voluto, o saputo, o potuto essere sufficientemente saggia da salvare sé stessa. Muchas gracias.
Fonte: https://www.facebook.com/associazione.italiacuba/photos/a.1015125855033879/10158704167618799/